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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Istanbul: Il quartiere di Sultanahmet

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Sultanahmet Gli itinerari della guida, ovviamente, partivano tutti dai siti più famosi e si addentravano nella città risalendo il filo conduttore della storia. Il primo percorso è d'obbligo: quello sulle tracce di Bisanzio. Ho iniziato (ovviamente) con il museo di Agia Sofia. L'immensa basilica fu costruita in diverse fasi dal 360 al 562 da Costantino I, Teodosio II e Giustino II. Le alterne fortune legate ad incendi e terremoti e ostinate ricostruzioni la traghettarono fino al 1453 quando venne convertita in moschea dopo l'assedio della città da parte del sultano Maometto II.  Solo nel 1935 il fondatore della Repubblica di Turchia Ataturk la convertì definitivamente in uno dei musei più visitati d' Europa. La visita mattutina mi ha tolto di dosso i fiumi di gente che di solito affollano questa basilica-moschea, lasciandomi spesso solo alla scoperta di questo capolavoro dell'uomo. La prima cosa che colpisce, ovviamente, è l'immenso spazio coper

Istanbul.... tanto per cominciare

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L'immagine da cui parto per raccontare Istanbul è questa: Una stazione dei traghetti lungo il Corno d'Oro. Da solo. Un'ora di attesa del traghetto per Eyup, senza aver pranzato se non con acqua e un sacchetto di mandorle. E' pura libertà quella che, dopo una giornata di pioggia e chilometri percorsi tra quartieri lontani dal clamore del centro, mi permette di perdere del tempo in attesa di un traghetto. ....ad Istanbul. Istanbul è una fissa che mi porto dietro da tanto. In gioventù i  Litfiba mi cantavano "Istanbul baluardo sacro per l'incrocio delle razze e degli uomini. Brucerà!" . Non gli ho dato mai un senso a queste parole, ma c'ho fantasticato a lungo. Arrivato il fatidico momento di poter arrivare ai confini d'Europa mi sono chiesto: Quanto conosco questa città?! Si, la storia è lunga ed affascinante, ma quanto bisogna approfondire la ricerca? Come al solito mi sono affidato ai romanzi e "Istanbul" di P